Con il provvedimento n. 321940 del 7 agosto 2025, l’Agenzia delle Entrate ha approvato le Linee guida per la compilazione della mappa dei rischi e dei controlli fiscali delle imprese operanti nel settore assicurativo. Il documento si inserisce nel più ampio processo di attuazione del regime di adempimento collaborativo di cui al d.lgs. 128/2015, in continuità con quanto già previsto per il settore industriale con il provvedimento del 10 gennaio 2025, e anticipa le linee guida attese per il comparto bancario.
Il provvedimento riguarda le imprese in possesso dei requisiti dimensionali di cui all’art. 7, commi 1-bis e ss., del d.lgs. 128/2015 che intendano aderire al regime di adempimento collaborativo, nonché i soggetti che optino per l’adozione di un Tax Control Framework volontario ai sensi dell’art. 7-bis. Le linee guida sono inoltre rivolte ai professionisti qualificati (avvocati e commercialisti) incaricati della certificazione del sistema di controllo del rischio fiscale, in conformità all’art. 4, comma 1-bis, dello stesso decreto.
Il documento fornisce istruzioni per la predisposizione della Risk and Control Matrix (RCMs), focalizzandosi sui c.d. "rischi adempimento", ossia quelli di natura operativa che incidono sia sui processi di business (quali la raccolta, l’elaborazione e la trasmissione dei dati fiscalmente rilevanti), sia sui processi fiscali in senso stretto (quali la predisposizione delle dichiarazioni o l’esecuzione dei versamenti). Sono invece escluse dalla mappatura i rischi interpretativi, che, come noto agli operatori di settore, seguono logiche di rilevazione e misurazione differenti rispetto ai rischi routinari.
La RCMs proposta costituisce uno standard minimo, ossia un insieme di rischi e controlli che ogni contribuente del settore assicurativo dovrà prendere in considerazione, integrandolo in base alle proprie specificità organizzative e operative. La mappa approvata include 126 rischi tipici, ciascuno associato alle attività e sotto-attività di processo rilevanti. L’elenco include, ad esempio, i rischi connessi alla determinazione delle imposte dirette e indirette, alla gestione dei premi, ai regimi IVA applicabili, agli adempimenti dichiarativi, ai versamenti e agli obblighi comunicativi verso l’amministrazione finanziaria.
Come già previsto per il settore industriale, le linee guida chiariscono che i soggetti già aderenti al regime (ovvero quelli che hanno presentato istanza entro il 18 gennaio 2024) non sono obbligati a recepire il nuovo schema, potendo tuttavia utilizzarlo come benchmark per il riesame e l’eventuale aggiornamento della propria matrice dei rischi.
In relazione alla certificazione del sistema di controllo, le linee guida precisano che il professionista incaricato dovrà attestare non solo la conformità formale della RCMs al format standard, ma anche la sua adeguatezza sostanziale, verificando la corretta mappatura dei rischi effettivi dell’impresa e l’idoneità dei presidi a mitigarli, con facoltà di proporre integrazioni e colmare eventuali carenze documentali.
Il provvedimento del 7 agosto 2025 conferma l’intento dell’Amministrazione finanziaria di consolidare un approccio sistemico alla gestione del rischio fiscale, fondato su trasparenza, tracciabilità e responsabilizzazione del contribuente. La standardizzazione delle matrici di rischio rappresenta una tappa decisiva verso un modello certificato di Tax Control Framework, rafforzando l’affidabilità del sistema e favorendo l’ingresso nel regime di adempimento collaborativo secondo criteri oggettivi e misurabili.