Nella giornata dell'11 aprile 2025, i Presidenti del Consiglio Nazionale Forense e del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Francesco Greco ed Elbano de Nuccio, hanno sottoscritto con il Direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone e il Direttore del Dipartimento delle Finanze del MEF Giovanni Spalletta un protocollo d’intesa che segna l’avvio operativo della disciplina prevista dall’art. 1, comma 1 del Regolamento 12 novembre 2024, n. 212, in attuazione del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 221.
Tale protocollo definisce i criteri e le modalità di accesso all’elenco dei certificatori del sistema integrato di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale (Tax Control Framework, TCF), previsto nell’ambito del regime di adempimento collaborativo.
L’attività di certificatore del TCF è riservata esclusivamente ad avvocati e dottori commercialisti iscritti da almeno cinque anni ai rispettivi albi professionali. L’elenco dei professionisti abilitati sarà tenuto e aggiornato dai due Consigli nazionali, ciascuno per la propria categoria.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia delle Entrate e i due Consigli professionali collaborano nella definizione delle modalità di svolgimento dei percorsi formativi e dei relativi test di valutazione.
I due Consigli Nazionali predispongono ed aggiornano l’elenco di rispettiva competenza.
Sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate è reso pubblico l’elenco complessivo, distinto in due sezioni: una per gli avvocati e una per gli iscritti alla sezione A dell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
Per ottenere l’attestazione di certificatore è richiesta la partecipazione a un percorso formativo strutturato in tre moduli, per una durata complessiva di almeno 80 ore, così articolato:
Il superamento dei test di valutazione previsti alla fine di ciascun modulo, insieme alla regolare partecipazione al corso, consente il rilascio dell’attestazione necessaria all’iscrizione all’elenco.
Il protocollo prevede ipotesi di esonero dalla frequenza dei corsi e/o dal superamento dei test, suddivise tra esonero totale ed esonero parziale, in base all’esperienza professionale o ai titoli accademici già acquisiti.
Sono esentati interamente dal percorso i professionisti con almeno cinque anni di iscrizione che:
L’esonero può riguardare solo uno o più moduli, in base alla competenza specifica del professionista:
Secondo il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, il protocollo rappresenta un passo rilevante verso il rafforzamento del rapporto fiduciario tra Amministrazione finanziaria e grandi contribuenti. Lo sviluppo di un sistema strutturato di certificazione del TCF – ha osservato – valorizza la gestione consapevole del rischio fiscale e consolida un approccio improntato alla prevenzione, con effetti positivi sia in termini di certezza del diritto sia di miglioramento complessivo del contesto di compliance.
Riguardo all'autore
Filippo Baglioni è un avvocato fiscalista con un’ampia esperienza in fiscalità nazionale e internazionale, gestione del rischio fiscale e compliance. Attualmente è Manager Tax presso BDO Italia e dottorando in Business & Law presso l’Università di Brescia e la WU Vienna University of Economics and Business. È autore di articoli e pubblicazioni su tematiche tributarie e docente in ambito fiscale.