Con il Position Paper 4/2025, Assonime fornisce un contributo fondamentale al dibattito sulla riforma del d.lgs. 231/2001, offrendo una visione organica delle criticità applicative della disciplina vigente e proponendo soluzioni normative capaci di restituire coerenza sistematica al modello. Il documento nasce nell’ambito delle interlocuzioni con il Tavolo Tecnico istituito presso il Ministero della Giustizia nel febbraio 2023 e recepisce le più recenti elaborazioni giurisprudenziali e dottrinali, a partire dalla nota sentenza Impregilo.
L’impianto del decreto, nato per contrastare i fenomeni di illegalità nei rapporti tra impresa e pubblica amministrazione, si confronta oggi con un ecosistema imprenditoriale radicalmente trasformato: nelle imprese di medie e grandi dimensioni, la compliance multilivello, la gestione integrata del rischio e i sistemi di controllo interno costituiscono parte integrante della governance aziendale. In questo scenario, il modello 231 non è più un presidio isolato, ma un tassello di un mosaico più ampio di prevenzione e accountability, che include anche strumenti volontari come il rating di legalità, le certificazioni ISO, la cooperative compliance, lo status AEO.
Assonime individua sei aree strategiche su cui intervenire normativamente:
Il documento affronta inoltre tre ambiti di interferenza tra la disciplina 231 e altre normative:
Il Position Paper 4/2025 segna un importante avanzamento nel percorso di modernizzazione della disciplina della responsabilità degli enti. Non si limita a proporre interventi tecnici, ma richiama l’esigenza di un cambio di paradigma, in cui il modello 231 torni ad essere uno strumento dinamico di prevenzione, legalità e sostenibilità e non un mero adempimento burocratico. La sfida è ambiziosa, ma necessaria per garantire certezza del diritto, proporzionalità delle sanzioni e valorizzazione della buona governance nel sistema economico contemporaneo.
Riguardo all'autore
Avvocato con solida esperienza nel diritto tributario, nella fiscalità internazionale e nella compliance aziendale, con particolare competenza negli strumenti finanziari. Offre consulenza strategica su questioni fiscali complesse e sul rispetto delle normative tributarie, sia a livello nazionale che internazionale. Esperto in materia di compliance ai sensi del D.Lgs. 231/2001, ricopre il ruolo di membro di Organismi di Vigilanza in numerose realtà aziendali, affiancando le imprese nell’adozione e nell’attuazione di modelli organizzativi e sistemi di controllo finalizzati alla prevenzione dei reati.